
23.04.2020 h. 20:11
Da quando ricordo ho sempre scritto, in un modo o in un altro,e anche per questo spesso i libri sono stati veicoli di emozioni che non riuscivo ad esprimere. Ritrovare negli scrittori le parole che non riuscivo a dire mi allargava il cuore, e la mente. Forse per questo insisto spesso con i miei figli (e con gli alunni) per farli leggere. Ma anche per farli scrivere, perché la scrittura diventa lo sfogo delle emozioni (per me innanzitutto il dolore, sì, perché la mia scrittura nasce quasi sempre quando non riesco a reggere il dolore, come pianto interiore che, se trattenuto, spaccherebbe il cuore).
Scrivevo come scambio di idee, come educatore, come amico, come padre (ho scritto a lungo lettere ad ex alunni, quando ancora si scrivevano le lettere, ad amici, ai figli), ma scrivevo soprattutto per me. E scrivo ancora. Più in breve, messaggi (molte volte sollecitati), resti di versi e pensieri. E a questo invito oggi i miei alunni. A scrivere, non per la scuola, ma per se stessi, anche solo una parola, un pensiero, una frase.
Scrivo agli amici che mi fanno notare come questo “umor nero” non sia in fondo che una amplificazione di una mia tendenza innata, che è vero, io sono di natura un accidioso che lotta perennemente contro questo suo carattere (credo Nicola che tu me lo abbia scritto già nei miei 20 anni donandomi un libro…). A chi mi invita a non incupirmi (cara Hilde) rispondo che sono i giorni che passano ad aggrovigliare sempre più i pensieri che poi è difficile scioglierle. I nodi inestricabili che si creano dovrebbero essere tagliati, ma non ne ho il coraggio, né, probabilmente, la forza. Restano là, abbarbicati, grovigli sempre più grandi che forse nemmeno la fine della quarantena riuscirà a sciogliere. Però le ripeto (e ripeto a Nicola, a Giulio, a Hilde, agli amici di sempre) che resta la certezza degli amici cari, e quello è un pensiero lieve, liscio, come una carezza che scioglie le paure e il nero della mente.
Forse resta del giorno che si avvia alla sera l’importanza di queste poche righe mentre tutto intorno è solamente pioggia…
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