sabato 7 novembre 2015

Abbi dubbi



«Dubitare e' una funzione essenziale del pensiero; il dubbio e' il fondo della nostra cultura. Voler togliere il dubbio dalle nostre teste e' come volere togliere l'aria ai nostri polmoni. Io non pretendo affatto d'aver risposte chiare e precise ai problemi del mondo (per questo non faccio il politico), ma penso sia utile che mi si lasci dubitare delle risposte altrui e mi si lasci porre delle oneste domande» (Tiziano Terzani).


Non sono mai stato un rivoluzionario, sono sempre rimasto al di qua del limite, di qualunque limite.
Mi hanno anche chiamato radical chic, ma, davvero, non sono stato mai né radicale nelle mie idee (piuttosto sempre pronto ad accogliere il pensiero dell'altro) né tantomeno chic (di questo ho fatto sempre coscientemente a meno).

Il limite, il confine, l'orlo è quello che da sempre mi attira, il bordo dal quale osservare le cose. Per questo mi piace il mare, mai uguale a se stesso, il suo battere sugli scogli, il confondersi, lì in fondo, con la linea dell'orizzonte, il perdersi delle sue acque in un colore indistinto la notte. Così come la montagna, lì dove è grande la frattura.

Ho sempre creduto che solo in questo spazio mentale fosse possibile l'incontro, dove diventano fragili le verità assolute che ci siamo creati, nell'ospitare la parola dell'altro, nell'accoglierla in noi, nel silenzio che facciamo in quel luogo, lontano dalla chiacchiera del mondo.

Il mio fondamento è il dubbio, da lì parto per cercare una risposta. Io vivo nel dubbio.

Lì dove le mie verità diventano fragili, c'è la possibilità dell'incontro con l'altro. Proprio nel naufragio, quando tutto è perduto e all'orizzonte nessuna terra conosciuta.

Perché non abbiamo bisogno di Parole con la maiuscola, Patria, Bandiera, Uomo, Persona, ma di parole semplici, quelle del contatto viso a viso. Non quelle allo specchio, in cui parlare con un altro se stesso, o quelle in cui ci nascondiamo dietro una maschera.

Io ho solo incertezze. Da qui però posso partire per aprirmi agli altri. Un insieme di zattere che naviga alla deriva. Non importa la meta, importa il viaggio. 

Quello che conta non sono i simboli, il mistero. Se c'è un mistero che mi interessa è quello nascosto nel cuore dei miei compagni.

Abbi dubbi.