domenica 27 agosto 2023

PAZ, fine corsa

 


ADM – PAZ chiude. Non è una notizia, tante altre associazioni chiudono, ma è un fatto e di questo fatto, così come è avvenuto in questi anni, dall’agosto 2012, quando siamo nati, più di dieci anni fa, voglio dare conto a chi ci ha seguito e ci segue ancora, a chi ci ha apprezzato, a chi ha percorso con noi un pezzo di cammino. ADM – PAZ chiude: le motivazioni sono varie, e forse per ognuno di noi PAZ possono essere diverse. Io dirò le mie, gli altri, se vorranno, aggiungeranno le loro.

Le motivazioni principali sono due: la prima è che quello che era il nostro compito, quello che volevamo fare quando abbiamo iniziato, ridare importanza e valore al Parco di Montereale, a questo polmone verde nel centro della città, è stato in fondo raggiunto, al di là delle nostre iniziative. Nel tempo abbiamo discusso e anche collaborato come associazione con tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite nel corso degli anni, cercando di portare avanti quella che era la nostra idea: l’idea della cura, l’idea del bello naturale, l’idea del dialogo, del confronto e del contatto con le persone, l’idea di ponti da costruire, idee intorno a cui incontrarsi, diritti da difendere. Bene, questo credo sia stato raggiunto, e allora, se è stato raggiunto, non c’è più bisogno dei PAZ che si occupino del parco di Montereale. Nell’ultimo intervento compiuto dal Comune abbiamo chiesto che venisse “salvato” il giardino sotto i tigli, non tanto per recuperare le piante, quanto l’idea che ci aveva spinto a farlo. Nostro compito d’altra parte non era quello di sostituirci al Comune, ma soltanto di mettere in evidenza alcune mancanze, proporre, invitare, spingere a. E questo, ripeto, credo sia stato raggiunto.

La seconda motivazione è quella per me più importante ed è quella anche più dolorosa. è mancato un ricambio generazionale, qualcuno che ci affiancasse e sostituisse. Quando siamo nati l’idea di base era spingere col nostro esempio altri a seguirci, a occuparsi del bene comune. Tra le finalità dei PAZ c’era anche “formare una coscienza civile, sociale, ecologista e solidale”, e in alcune occasioni è sembrato che questo fine fosse raggiunto, siamo anche riusciti a collaborare, a fare cose belle ma un vero e proprio ricambio non c’è stato ed è questa forse la mancanza maggiore, il tarlo che sento più fortemente. Insomma l’idea dei nostri manifesti, “di educare alla cura di ciò che ci circonda, del prendersi cura delle cose semplici, indifese, di luoghi abbandonati che tornano a vivere, ad aprirsi, a respirare, solo per la necessaria condivisione di compiti, di azioni fattive per noi stessi”, ad un certo punto non mi è più bastata, la condivisione solo tra noi non è stata più sufficiente per continuare.
Per cui venendo meno ad un certo punto le forze, è venuta meno anche la voglia di andare avanti. Perché quello che era cominciato come un desiderio di bene comune, di partecipazione è diventato altro: è diventato “dovere”, ed ovviamente quando ciò che era un sentimento di bellezza e di piacere diventa dovere e si fa con fatica anche fisica, perde di senso.

Ciò non significa venir meno a quello che è stato al tempo, ed è, l’ideale che ci ha guidato e cioè la cura del bene comune. Ci ritroveremo in altri luoghi, tempi, occasioni. Saremo pronti a intervenire con l’azione soprattutto, più che con le parole, perché in fondo noi non siamo cambiati, il tempo passato ci può avere indebolito, ma non ci ha certamente sconfitti. Il tempo passato può aver aumentato i nostri acciacchi: le ginocchia che scricchiolano, il collo che fa male; il tempo passato può aver mutato il sentimento per quelle che sono poi le nostre vite, i nostri dolori, le nostre paure ma ci siamo ancora. Se ci sarà bisogno.

ADM – PAZ si scioglie ma non si scioglie l’idea che è stata alla base della nascita della nostra associazione (il sol dell’avvenire, direbbe Moretti). Resta traccia nel sito e su facebook. Un grazie a tutti quelli che ci hanno accompagnato. Non posso citare tutti i nostri compagni di viaggio, che sono stati tanti, perché potrei dimenticare qualcuno. Vi voglio bene. Ciao.