giovedì 15 agosto 2019

Ripete lento sempre uguale



Ripete lento sempre uguale
mare mare e lei seduta nel verde
ascoltava senza guardare mare mare
come in attesa, di cosa poi,
l'odore del cibo dalla cucina buia,
le mani invecchiate di nonna,
le rughe solcavano il viso come onde,
mare mare, forse del vento che no,
non arrivava, l'aria era immobile,
solo a tratti un suono lontano
mare mare, il cibo portato sulla tavola
di pietra, il pozzo, le mura, scalavo
alberi, angoli, l'adolescenza, vertigini
del nuovo, di ciò che aspettavo, anelavo
la voce di qualcuno, che gridava
mare mare, parole senza senso
sulla vita che fuggiva, dagli occhi,
cosa ancora, cosa se non il mare
e un gabbiano che stride...

13 luglio 2019