martedì 19 dicembre 2017

La città non rispose



Quando si chiude è sempre una sconfitta. 
Me lo ripeto mentre assisto impotente alla chiusura del CSOA Anzacresa, il centro sociale occupato autogestito sorto nella palestra del Coni a Montereale e che in breve era diventato un punto di riferimento per tante attività, culturali, musicali e sociali. Illegale? Certamente, però capita spesso che alcune azioni nate dal basso siano da un punto di vista giuridico illegali ma assolutamente necessarie. Necessarie per ridare vita ad un luogo abbandonato, per far rinascere un quartiere, per suggerire azioni utili per tutta la comunità cittadina. In questi mesi l'Anzacresa ha dato vita ad una serie di attività belle e stimolanti, ha posto all'attenzione della comunità l'abbandono di uno spazio che è stato importante per la nostra città (il palazzetto del Coni) ridandogli vita. La chiusura è segno di sconfitta per tutti noi che non siamo stati capaci di comprendere il messaggio di quei ragazzi, di tutti noi che abbiamo detto "sì però hanno occupato illegalmente", di tutti noi che li abbiamo lasciati ad occuparsi di problemi che sono della città e che la città dovrebbe affrontare e risolvere. Ma la città non risponde, alla domanda di senso di questa gioventù, si gira dall'altra parte. Eppure anche i PAZ (di cui mi onoro di essere socio fondatore) hanno iniziato illegalmente: non hanno chiesto il permesso di occuparsi del bene pubblico, hanno visto un degrado ed hanno cercato di operare per eliminarlo, per prendersi cura di ciò che ci appartiene. Così anche loro.
E intanto Montereale è abbandonata. I lavori sul ponte vanno a rilento. Le uniche scale di collegamento tra via Viggiani e via della Pineta (la strada più breve rimasta dalla chiusura del ponte per arrivare a Montereale se non si vuole fare il lungo giro da corso Umberto I, piazza XVIII agosto e via Vaccaro) sono state chiuse per una perdita di acqua fognaria che prosegue da più di un anno. Non si pone mano alla situazione, non si risolvono i problemi, ma lì dove sorgono si chiude, aspettando chissà quale intervento. 
La chiusura è una sconfitta.