perduto l'intero, mi restano frammenti,
frammenti di te, del tuo viso, frammenti di memoria,
e cose, oggetti che rigiro tra le mani, raddrizzo e capovolgo
cercando il possibile dal vuoto della mente,
no, non riempie, il messaggio, la parola "senti", che ripeti,
ed io ascolto, ma resto vuoto, dentro, e quel vuoto,
lo sai, sì, lo sai anche tu, ingoia tutto, le cose fatte,
i sorrisi, il lavoro quotidiano, il mare, i sogni, gli abbracci,
e l'amuleto che porto, questo anello che giro tra le mani,
tra i pensieri, in tondo, in questo cielo azzurro
o tra le carte sporche di una scalinata abbandonata,
di fretta, sempre di fretta, per riempirlo quel vuoto,
l'angoscia del silenzio, dello schermo che riflette le paure,
"Sono stanca", mi ripeti.