mercoledì 18 ottobre 2023

Con la carabina

 




La violenza portata sulla scena, esposta, col pubblico voyeur, che assiste prima al racconto dello stupro e poi alla uccisione dello stupratore.

Il teatro come set cinematografico, dove i due attori, con pochi oggetti e i faretti che spostano sulla scena, mostrano l'orrore di una violenza quotidiana da cui non c'è redenzione. Non si esce dallo spazio scenico catarticamente liberati, piuttosto oppressi dall'angoscia di un qualcosa che ascoltiamo in forme e modi vari dal telegiornale, che leggiamo nelle cronache cittadine dei quotidiani, a cui siamo quasi oramai assuefatti.

Ecco, forse il senso di Con la carabina della Compagnia Licia Lanera è questo: farci assistere direttamente a quell'orrore che in genere ascoltiamo soltanto, tra un piatto di pasta ed un giro fuori porta, tra una passeggiata ed un giochino on line. Qui siamo costretti a vederlo, anche subirlo, senza poter nemmeno empatizzare completamente con la vittima, ma solo domandandoci di cosa è figlio quell'orrore, di quale società, che vittimizza lo stupratore e condanna la vittima, rendendola a sua volta carnefice.  

Funziona l'azione scenica con le luci di volta in volta spostate dagli attori a segnare e seguire l'intreccio di vite, tra passato e presente, tra vittima e carnefice, tra gioco e realtà.

Nonostante tutto, lo spettacolo non mi è piaciuto, resta una distanza tra il racconto dell'orrore e la realtà, che supera qualunque messa in scena. Resto spettatore. Così come ogni giorno.


Visto il 4 ottobre 2023 nell'ambito del Città delle 100 scale Festival.

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