martedì 23 febbraio 2021

Ripensare il sud


 

Trent'anni, sono passati trent'anni da quando ho letto Il pensiero meridiano. La novità espressa dal pensiero di Franco Cassano stava nel ripensare il sud a partire da quelli che gli erano imputati come vizi, a partire dalla lentezza, con l'immagine dello sfogliare il libro anziché guardare solo la copertina, fare attenzione al paesaggio circostante, gli alberi, i fiori, gli animali da non investire. Sono letture su cui torno spesso e da cui prendo sempre spunto per proporre compiti in classe. Ancora ieri ho preso un passo di Cassano (da Modernizzare stanca) e l'ho affidato alle considerazioni dei miei alunni di II liceo.

Negli anno ho incontrato diverse volte Cassano, diventato frequentatore di Benevento e degli incontri organizzati dal mio amico Nicola Sguera, incontri in cui confrontarsi, in cui ascoltare la parola ferma ma pacata di un maestro del pensiero, mai banale. Una di quelle volte lo riaccompagnammo in macchina a Bari, parlando appassionatamente di letteratura e politica. E in seguito l'ho invitato per venire a parlare agli studenti a scuola, a Potenza, ma già combatteva con la malattia ed iniziava a spostarsi di meno. Sempre con garbo, con umiltà, rifiutò l'invito. 

Ho avuto la fortuna di ascoltarlo ancora, ad Aliano, ospite di Franco Arminio e poi, l'ultima volta, l'ho visto qui, a Potenza, credo fosse il 2011, quando venne a presentare L'umiltà del male. Nella dedica lasciatami sul libro a fine serata (dopo aver ricordato i "trascorsi" beneventani) ha lasciato scritto: «A Luca da chi non è certo santo ma vuole sconfiggere i Grandi Inquisitori».

lunedì 15 febbraio 2021

Equilibrio fragile



 17/06/2020

Tappe. Attraversiamo luoghi di cui non ci rendiamo ben conto per arrivare alle tappe della nostra gara. Gli esami in fondo sono questo, tappe della nostra crescita, del nostro stare al mondo fatto di incontri, errori, felicità, lacrime, rabbia... Eppure, anche se ricorderemo vividamente, a volte come un incubo che ci sveglia nelle notti dei nostri trent'anni, dopo che sono passati decenni da quel momento così insignificante nella somma dei giorni della nostra vita, è nelle tappe di avvicinamento che io vedo il senso dei fogli del calendario. Non quelli segnati in rosso, quelli con le scadenze, il compleanno, la rata da pagare, l'esame, ma tutti quelli vuoti in cui sembra quasi che non abbiamo vissuto ed invece è cambiato il mondo. I giorni "prima di", quelli della disperazione perché domani ho l'esame, il colloquio di lavoro, l'incontro con, il primo giorno di scuola. Il giorno in cui abbiamo pianto pensando a domani, col peso del non-detto, del non-fatto, dell'incompiuto. Quelli in cui ripensiamo al viaggio, quando siamo sulla frontiera del nostro arrivo e ci volgiamo indietro. Perché domani, oggi, non ci volteremo più, saremo arrivati e ci guarderemo avanti.


20/06/2020

Equilibrio fragile.

Basta un alito di vento e cado giù.

L'instabile precarietà della mia vita

che non ha trovato terreno solido.

Frano. Lentamente.


06/07/2020

Il declino dell'età, quando tutto non funziona nel tuo corpo: i muscoli, la pelle, il sesso... Ombre alla vista, nelle orecchie il rombo di un sordo dolore.

Degrado. Io degrado. E deperisco. Dentro.


E in disequilibrio scivolo incerto

 


Hai attraversato questo tempo, Luca, pensando che il dolore avesse un termine, che ci fosse un punto da cui ripartire, un momento in cui non la gioia, no, ma la tranquillità sarebbe arrivata, e quel nodo, quel sordo brontolio dell'animo, lo squarcio, si sarebbe ricomposto, finalmente.

Non è così, Luca, non è mai così. Altri dolori (possibile più forti di una morte?), la mancanza di respiro, le lacrime affacciate negli occhi e ricacciate indietro, si fanno strada ad aprire ferite mai sanate, a ricordare il tuo di "vizio assurdo".

Quel ragazzo, caro Luca, in lacrime sul terrazzo ad osservare il morire del sole nel mare, a pensare ad un dolore, ad un incontro impossibile, ad una vita da vivere, è quello che ora, con la vita vissuta, piange nell'alba fredda, chiedendo perché, incapace di risposte.