lunedì 26 settembre 2022

Manifesto transpofágico


 Il tema è importante, attuale, quasi vitale oggi, ma il modo in cui lo spettacolo si sviluppa, confesso che mi ha infastidito.

L'attrice Renata Carvalho nuda sul palco ha un senso, come la sua storia di travesti, storia di affermazione di identità, di dolore, lotta, vita. E non nego che anche il dibattito in sala col pubblico, quando le luci si accendono, possa diventare atto politico. Ma quel girare nuda per la sala? Chiedere agli spettatori se vogliono toccare i glutei o il seno? Che senso ha? Non è un modo ulteriore, ancora, di mercificare il corpo? Non è ancora mettere al centro del discorso l'oggetto e non il soggetto e la sua identità? L'affermazione dei valori, la presa di coscienza, le riflessioni devono necessariamente passare attraverso quello che quotidianamente fa la nostra società dei consumi? Il corpo delle donne e delle travesti sbattuto in primo piano?  

Io non credo.


Visto il 20 settembre 2022 al Teatro Stabile di potenza nell'ambito del Festival Città 100 Scale.

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